Regione Piemonte - Progetto Monitoraggio APQ

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Presentazione dell’iniziativa di ricerca Regione Piemonte – Ires Piemonte
Intesa Istituzionale di Programma Stato – Regione Piemonte
Studio di casi sul rapporto tra programmazione e pianificazione territoriale e urbanistica

Torino 18 maggio 2015 - Sala Conferenza Ires –Piemonte

L’iniziativa di ricerca è stata programmata dalla Regione Piemonte nell’ambito delle attività di assistenza tecnica del Progetto monitoraggio. Una iniziativa condotta in partenariato con il Ministero dello Sviluppo Economico e le altre Regioni al fine di migliorare la qualità degli investimenti pubblici finanziati nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (ex FAS).

La ricerca è stata affidata all’Ires Piemonte in continuità con un percorso di approfondimento avviato da alcuni anni sull’ attuazione dell’Intesa Istituzionale di Programma Stato – Regione Piemonte, sulla programmazione generale e operativa, e sui tempi di realizzazione delle opere pubbliche. 

In questo caso, la ricerca è stata concentrata sul Rapporti tra programmazione socio-economica e pianificazione territoriale urbanistica, nel contesto della Programmazione del FSC 2000 – 2006, con particolare riferimento all’attività urbanistica dei Comuni, intesa come punto di riferimento e di recepimento degli interventi FSC 2000 – 2006, focalizzando in particolare l’attenzione su alcuni interventi promossi negli ambiti di alcuni settori, quali i Beni culturali, la Difesa del suolo, i trasporti – Movicentro e lo Sviluppo Locale.

Prendendo spunto dai casi analizzati, sono state esplorate, per quanto possibile, le criticità ricorrenti nel rapporto tra programmazione socio-economica (per lo più settoriale) e pianificazione urbanistica. Tali criticità, di norma, emergono dal sistematico disallineamento tra le previsioni d’intervento finanziate su grande scala territoriale ed i Piani Urbanistici di piccola scala locale.

In sintesi, l’idea era quella di analizzare la coerenza tra il Piano Urbanistico e la Programmazione degli interventi già a partire dalle fasi iniziali, evitando in questo modo implicazioni negative in termini di tempi e costi, ma anche al fine di evitare un’ipotetica alterazione del concetto di sussidiarietà, che solamente una programmazione, non pianificata preliminarmente, può provocare.

La tematica sui tempi di attuazione degli interventi costituisce un altro elemento richiamato nel rapporto, peraltro già affrontato in altre ricerche, in quanto elemento di fondamentale rilevanza nell’esperienza degli Accordi di Programma Quadro, ed in particolare degli APQ destinati a promuovere la realizzazione di opere pubbliche. La maggior importanza attribuita alla componente infrastrutture nella strategia della cosiddetta “nuova programmazione” (avviata alla fine degli anni novanta) unita all’obiettivo di impiegare le risorse finanziarie disponibili in tempi rapidi (o almeno certi) hanno infatti contribuito a porre particolare attenzione alla questione dei tempi di attuazione e promosso, di conseguenza, l’introduzione di specifici strumenti di lavoro e analisi (quali i sistemi di monitoraggio e valutazione).
Obiettivi del convegno: presentazione dei risultati emersi dalla ricerca, evoluzione regionale sugli strumenti di programmazione, pianificazione e urbanistica, quale base di discussione per riflettere sui possibili percorsi relativi al nuovo ciclo di programmazione 2014 –2020 .

 Documenti del convegno

Le slide dei relatori

 




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